Nel mese di gennaio del 1912, Madre Maria, con il beneplacito e l’aiuto di Monsignor Ignazio Monterisi, apre la casa di Marsiconuovo, come sede generalizia, del probandato e noviziato.
Tutto sembrava procedere bene, il Sacro Cuore di Gesù benediceva con numerose vocazioni, la nascente Congregazione, ma iniziava il più lungo periodo turbinoso della nostra storia che per l’incertezza e i lunghi anni di attesa, metteva a dura prova la vocazione e la perseveranza delle postulanti dell’epoca.
Le postulanti erano dodici, esse, sostenute dai superiori e dal loro amore alla Congregazione, aspettarono fino all’otto dicembre 1919, quando sotto lo sguardo della Vergine Immacolata, indossarono l’abito religioso.
Queste dodici, coraggiose giovani, meritarono il nome di “COLONNE”, come sono ricordate, tra noi, fino ad oggi, perché con la loro perseveranza e tenacia sostennero la Congregazione in un periodo molto particolare.
Le 12 colonne
Al secolo Sabatina Sciascia, nata il 7 agosto 1891, morta il 27 maggio 1978. Entrata in comunità nel 1918, apparteneva al gruppo delle 12 postulanti che indossarono l’abito religioso nel giorno 8 dicembre del 1919 e che dettero inizio ad un vero e proprio noviziato, superando prove non facili. Dopo la professione (1920) passò a Potenza, nel convitto femminile, e in seguito, eletta superiora, ebbe modo di dirigere varie case, tra le quali Latiano e il Seminario di Potenza, fino quando, nel 1930 fu eletta Superiora Generale della congregazione, carica che tenne fino al 1945. Lasciato il superiorato generale, venne eletta economa generale, carica che coprì fino al 1963.
Aveva un carattere forte, ma nascondeva anche un cuore tenero che sapeva ben comprendere le sue figlie: desiderava che tutte fossero vere religiose, amanti del dovere e della pietà.
Madre Maria con le postulanti


Al secolo Marianna Lamanuzzi, nata il 4 luglio 1894, morta il 4 febbraio 1995. Tra quelle giovani, che furono dette le “colonne dell’Istituto”, c’era la madre Fedele che, entrata in comunità nel 1914, aveva atteso pazientemente cinque anni per poter dare inizio alla sua vita religiosa indossando l’abito. Dopo la professione, emessa nel 1920, rimase nella casa madre, a Marsico, come vice-maestra delle novizie. Nel 1928 fu trasferita con il noviziato a Potenza. Due anni dopo fu eletta Consigliera generale e maestra delle novizie; incarichi che le furono rinnovati negli anni successivi per la sua saggezza e pietà, e per il suo grande amore alla Congregazione, fino quando, nel 1945, le fu affidata la suprema carica dell’Istituto che ha disimpegnato con zelo, spirito di sacrificio e generosa dedizione per ben 25 anni.
Al secolo Rosaria Caterini, nata il 39 dicembre 1891, morta il 1° maggio 1942. Entrò in religione il 3 luglio 1916, indossò l’abito religioso l’otto dicembre 1919 e fece la professione il 16 dicembre 1920. Suor Concetta era laboriosa e molto amante della preghiera. Nella sua malattia (cancro al fegato), che si può dire unica della sua vita, mostro di essere vera religiosa sopportando con pazienza e rassegnazione il terribile male che la consumava.
Al secolo Teresa Di Paola, nata l’11 settembre 1897, morta il 20 aprile 1959. Entrò in religione il 18 giugno 1916 a Marsiconuovo; ricevette l’abito religioso dopo una lunga attesa. Dopo un anno di noviziato, il 16 dicembre 1920, emise la professione religiosa e fu mandata a Potenza per coprire l’ufficio di guardarobiera e di infermiera. Occupo uffici vari: passò dalla cucina alla scuola dell’infanzia, dal guardaroba al laboratorio di ricamo, sempre ilare e contenta, sempre gaia e serena. Era affabile con tutti e si faceva amare. Era attiva e aveva buona volontà di imparare tante cose per rendersi sempre più utile alla Congregazione.
Al secolo Teresa Filippi, nata il 7 ottobre 1894, morta il 26 luglio 1974. Entrò nella Congregazione il 16 luglio 1914, quando l’Istituto versava in gravi difficoltà. Per poter indossare l’abito religioso dovette aspettare parecchi anni. Finalmente arrivò il 12 dicembre 1919 e Teresa, con le nostre care sorelle, al colmo della gioia, poterono fare la sospirata vestizione. I bisogni della Congregazione erano molti per cui subito si dovette prendere il volo e fu mandata a Marcianise e poi a tante altre case dell’Istituto. Suor Albina era molto buona e semplice, amava la Congregazione e le sorelle, aveva un grande spirito di sacrificio che ha dimostrato anche nella sua ultima malattia.
Al secolo Giulia Murro, nata il 15 agosto 1893, morta il 17 giugno 1985. Entrò in comunità nel 1916, insieme alle altre 11 consorelle ricevette l’abito religioso l’8 dicembre 1919. Impossibile enumerare tutte le case in cui suor Candida prestò la sua opera. Coperse per molti anni la carica di superiora, era nota come una che era severa, austera, dal polso fermo; in realtà esigeva il dovere, ma nascondeva anche un cuore materno, pieno di premure per le sue consorelle. Amò profondamente la Congregazione, consacrandole il meglio di sé.
Al secolo Fedele Santeramo, nata il 9 maggio 1894, morta l’8 marzo 1988, entrò in comunità nel 1918. Faceva parte della schiera delle dodici postulanti che indossarono l’abito religioso l’8 dicembre 1919 e fu il primo gruppo che fece regolare vestizione. Dopo la professione fu in molte case nostre. Dal 1939 al 1970 fece parte del Consiglio Generalizio come consigliera. Dovunque è stata, in qualsiasi ufficio suor Elisa ha lasciato traccia della sua bontà, del suo attaccamento alla famiglia religiosa.
Al secolo Maria Pantone, nata il 26 agosto 1899, morta il 17 ottobre 1990. Entrata in comunità nel 1916. Anche lei dovette aspettare, per diversi anni, l’entrata in noviziato, ma ella fu perseverante nella vocazione, anche se tutto sembrava negativo. Dopo la prima professione, fu destinata in varie case. Ebbe l’incarico di assistente nella scuola dell’infanzia o di maestra di ricamo, nel quale fu molto brava. Ha dato esempio di laboriosità e amore al dovere ed alla Regola; era sempre puntuale, la prima in tutto. Era un’anima tutta di Gesù: trascorreva tutto il suo tempo, libero dall’ufficio, davanti a Gesù Sacramentato.
